Galeotto fu il sassofonista pugliese Roberto Ottaviano, che li volle al suo fianco nel progetto Eternal Love, insieme alla sezione ritmica composta da Giovanni Maier e Zeno De Rossi. Con quella formazione li abbiamo visti all’Auditorium lo scorso novembre per il Roma Jazz Festival, ma per chi li avesse persi è la Casa del Jazz ad offrire una seconda occasione, dandoci la possibilità di assistere al concerto di questo duo inedito di musicisti che si muovono lungo la linea di confine fra jazz e improvvisazione.
Marco Colonna, artista romano, non ha ormai bisogno di presentazioni. Dalle tradizioni folk degli Aquaragia Drom ai live in solo, passando per le innumerevoli collaborazioni (Ettore Fioravanti, Silvia Bolognesi, Cristian Lombardi, fra i tanti), lo abbiamo visto negli ultimi anni mettere in panchina l’inseparabile sassofono per concentrarsi su clarinetto e clarinetto basso. Alexander Hawkins, pianista e compositore inglese, ha suonato un po’ con tutti. Ai concerti in solo o con il trio Decoy, dove accompagnato dal basso di John Edwards e dalla batteria di Steve Noble suona l’organo Hammond, alterna esibizioni con nomi del calibro di Evan Parker, Mulatu Astatke e Louis Moholo-Moholo.
Annunciato come “Eric Dolphy Underlined”, il concerto promette un tuffo nell’universo del sassofonista e clarinettista statunitense, autore di un album storico come „Out to Lunch“ del 1964 e straordinario sideman al fianco di nomi quali John Coltrane, Charles Mingus e Ornette Coleman.
Geschrieben von Carlo Cimmino