Erano gli anni del design radicale e della controcultura, quando Ettore Sottsass pubblicava sul periodico Casabella la serie “Il Pianeta Come Festival”. Testi e disegni che illustravano un’umanità libera da condizionamenti sociali, obblighi lavorativi, perversioni consumistiche e in armonia con l’ambiente, partendo da un deterioramento della vita urbana che nel frattempo non ha fatto altro che confermare la premonizione cinica e appassionata del designer. Che avesse preso o no lsd – cosa comunque probabile, vista la presenza di un “dispenser per incenso, lsd e maijuana” tra le immagini della serie -, Sottsass deve aver quantomeno scosso con la propria visione futuristica e utopica chi, nel 1972, avvertiva forte e chiaro i cortocircuiti di un sistema capitalistico perlopiù disinteressato ai bisogni del luogo che lo ospitava e delle “macchine” che lo tenevano in vita.

Con „Il Pianeta“, proseguimento di un progetto in atto già dallo scorso anno, Threes fa propria la riflessione di uno dei riferimenti dell’architettura radicale assumendo che ogni uomo possa essere un uomo-artista, con la tecnologia (ben) utilizzata per aumentarne l’autocoscienza e contribuire all’armonia con la natura. Una prospettiva declinata attraverso la contemporaneità e le linee guida che hanno distinto negli anni Terraforma: il focus sulla sostenibilità ambientale mediante pratiche di ricerca artistica e musicale, passando anche attraverso un ripensamento degli spazi, della natura e dell’interazione con essa. La rassegna reinterpreta quell’allucinazione lucidissima attraverso interventi visivi, installativi e performativi che prenderanno forma tra Spazio Maiocchi, Fabbrica del Vapore e con due passeggiate sonore/multisensoriali (a cura di Standards, Artetetra e Soydivision) nei quartieri Sarpi-Sempione e Bovisa-Dergano.

Alla video artista italo-australiana Rebecca Salvadori, lo studio di design Formafantasma, l’artista visivo Giulio Scalisi e la compositrice e produttrice italo-olandese Grand River il compito di reinterpretare il lavoro di Sottsass (con tre manifesti e una sonorizzazione). A due visionari come Alvin Curran e Walter Prati, quello di trasmettere, con il progetto „Community Garden“ (inserito anche all’interno della rassegna Parade Électronique e realizzato in collaborazione con MMT Creative Lab), l’importanza di valori legati alla condivisione e alla cura dell’ambiente (anche) attraverso la musica. Sempre nel giorno dell’inaugurazione, poi, sarà possibile assistere all’incontro con il collettivo di architetti The Possibility of an Island, per un talk e la proiezione “the Floor is Lava“ e, nel cortile esterno di Spazio Maiocchi, il concerto di debutto in Italia del trio londinese Still House Plants tra sonorità R&B, slowcore ed elettronica. Un programma composito immaginato alla stregua di un insieme di micro pianeti, come festival, in diversi contesti della città.

PROGRAMMA

Giovedì 14 | Spazio Maiocchi
ingresso libero | ore 18.00
Con: Rebecca Salvadori, Formafantasma, Giulio Scalisi, Grand River, Still House Plants, The Possibility of an Island

Venerdì 15 | Fabbrica del Vapore
ingresso 10 euro | ore 20:30
Community Garden: Alvin Curran & Walter Prati (in collaborazione con MMT Creative Lab)

Sabato 16 + Domenica 17
ingresso su prenotazione
Soundwalks a cura di: Standards, Artetetra e Soydivision