„Assassine(s)“, il sesto disco in studio del quartetto francese, uscito giusto da poche settimane, presenta diverse novità. La prima è il loro ingresso nel roster di Nuclear Blast, storica label tedesca da sempre attenta a tutto il panorama metal: se già la band era da sempre presente nei numerosi festival di genere, ora vedremo il suo nome più in alto nei cartelloni – e aggiungerei meritatamente.
Dal punto di vista del suono, c’è una cura ancora maggiore nella produzione, senza perdere il nucleo di riff efferati e scuri come la pece, e un respiro più melodico nella scrittura delle canzoni, che forse mancava nelle precedenti produzioni. Anche se i fan della prima ora storceranno il naso, per la band questa era l’unica strada per uscire da un’apparente stasi creativa e compositiva. Quello che non cambia mai è la furia e la precisione con la quale i Celeste eseguono dal vivo il loro scurissimo mix di sludge, black metal e hardcore.
Geschrieben von Betani Mapunzo