Un mese di maggio stranamente fatto di incontri fra musica e immagini quello in corso. Abbiamo iniziato con l’omaggio dei Kodex a John Carpenter con i video rielaborati da Simone Memè (già a fianco di Okapi e nel progetto Fall-Out) e chiuderemo il mese con il liuto di Jozef Van Wissem, da tempo compagno di avventure di Jim Jarmusch. Nel mezzo uno dei ritorni più attesi, quello del violoncellista olandese Ernst Reijseger, che già nel 2018 aveva emozionato il pubblico del Parco della Musica in un intimo concerto al Teatro Studio.
Autore di numerose colonne sonore, Reijseger collabora ormai da quasi un ventennio con Werner Herzog, per il quale ha composto le musiche di documentari, da „Cave of Forgotten Dreams“ a „Nomad – In Cammino con Bruce Chatwin“, e di film di fiction, da „L’Ignoto Spazio Profondo“ al più recente „Family Romance LLC“ (è da poco uscita Chronicle, una raccolta con selezioni da dieci film). Musicista dalla formazione classica, spazia dal jazz all’improvvisazione, dalla musica barocca a quella tradizionale, ha collaborato con Steve Lacy, Uri Caine, Yo Yo Ma, Trilok Gurtu e infiniti altri.
Lo ricordiamo membro dell’ICP Orchestra di Misha Mengelberg, orchestra presente nel cartellone estivo di quest’anno della Casa del Jazz, e nel Clusone Trio con Michael Moore e Han Bennink. Da non perdere assolutamente sono però i concerti in solo, come quello di stasera, dove una tecnica sopraffina unita a un uso dello strumento lontano dai canoni tradizionali rendono ogni suo set unico e un po’ magico.
Geschrieben von Carlo Cimmino