Irma Blank ha un’aurea, c’è qualcosa nel suo lavoro che lo porta fuori da questo mondo, basta osservarlo per restare sospesi. Di origine tedesche ha fatto dell’Italia la sua casa ormai tanti anni fa e da sempre porta avanti un percorso di attitudine e processo prima che formale. I suoi lavori, nonostante l’estetica fortemente riconoscibile per l’essenzialità che li impregna, sono il frutto di una scelta di silenzio, di processo sensibile vissuto in solitudine e poi lasciato andare. La mostra da Fondazione ICA parte proprio da questo per sviluppare un percorso esaustivo e sottile in una grande retrospettiva di Irma Blank. Sette sono i momenti individuati dai curatori Johana Carrier e Joana P. R. Neves, che descrivono le diverse declinazioni del metodo attuato dall’artista negli ultimi vent’anni della sua carriera.
Geschrieben von Annika Pettini