È indubbio che se il sistema dell’arte fosse una piramide, il museo sarebbe il suo vertice. Eppure esiste tutta una schiera di finissimi intellettuali, da Valery a Bufalino, che si sono profusi nella produzione di analogie tra museo e camposanto, a sostenere l’allontanamento dell’arte dalla vita derivato proprio dal delirio museale, che altro non è che un affollamento insensato e claustrofobico di opere brutalmente prelevate dall’originale contesto di produzione. Torniamo alla piramide, guardiamo la sua base: lì ci sono gli spazi indipendenti. Lontani dal circuito istituzionale di musei e gallerie, sono il sottosuolo dove si inventa e produce l’arte del futuro, dove forse è ancora possibile tenere saldo il rapporto con i territori e le comunità che hanno ispirato e permesso l’esistenza delle opere d’arte. Oggi negli spazi dell‘Aula Martini dell‘Università Bicocca, un variegato gruppo di studiosi e professionisti sarà impegnato a riflettere sui linguaggi dell’arte contemporanea indipendente e lo spazio urbano, grazie a tre tavoli tematici che sviluppano rispettivamente i temi: Geografie delle pratiche culturali; Spazi e temporalità dell’arte: il momento è qui? e L’arte di reimmaginare lo spazio. Il workshop, gratuito e aperto a tutti, è il primo appuntamento di un progetto più ampio, “Milano Re-Mapped: cultura, territorio e cittadinanza”, condotto da Pirelli HangarBicocca e dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e sostenuto da Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di promuovere la riflessione critica e lo scambio tra le diverse realtà indipendenti del territorio e le istituzioni culturali della città.
Mercoledì 18 maggio 2022, 10.00-19.30
10.00-12.30 – Geografie delle pratiche culturali (in italiano)
14.00-16.30 – Spaces and temporality of art: the moment is here? (in inglese)
17.00-19.30 – The art of reimagining the space (in inglese)
Università degli Studi di Milano-Bicocca, Aula Mario Martini (Primo Piano Interrato), Edificio U6, Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1, Milano
Geschrieben von Beatrice Atzori