C’è del viaggio in Olanda. Ci permettiamo di parafrase la famosa citazione dell’“Amleto“ di Shakespeare sulla vicina Danimarca per riferirci ad alcune delle band più interessanti dei Paesi Bassi e a un contesto fervido favorito dalla presenza di festival come il Dekmantel e soprattutto Le Guess Who?, ormai patrimonio del mondo intero. Ed è proprio all’intero globo terracqueo che guardano gruppi come Altin Gün, Yin Yin o The Mauskovic Dance Band, ciascuno nelle proprie differenze capace di unire influenze sonore di altre nazioni e continenti riuscendo a essere originali, riconoscibili, irresistibili.
Se gli Altin Gün ci hanno fatto innamorare dell’anatolian rock – come testimoniato dalla cornice di pubblico presente a Largo Venue a Roma poche settimane fa – e gli Yin Yin uniscono sud-est asiatico e falsetti alla Bee Gees, con i Mauskovic Dance Band si vola dalla cumbia all’afrobeat fino alla psichedelia dei Caraibi per atterrare sempre un sudato dancefloor, come sarà quello dell’Alcazar per il loro terzo ritorno a Roma. D’altronde, fra la band capitanata da Nic Mauskovic e l’Italia c’è un legame importante che risponde al nome di Artetetra, tape label nostrana che li ha fatti diventare culto inserendoli in alcune delle proprie compilation.
Siamo arrivati fin qui senza fare nemmeno riferimento alle avanzate politiche antiproibizioniste olandesi che probabilmente hanno un influsso positivo sui viaggi della Mauskovic Dance Band, ma state certi che anche con la più ferrea sobrietà non potrete resistere al loro gioioso richiamo.
Geschrieben von Livio Ghilardi