Nel 2018 il governo britannico ha istituito il Minister of Loneliness, il Ministero della Solitudine, nato per far fronte ai problemi legati all’isolamento sociale di oltre nove milioni di persone nel Regno Unito. Una misura contro l’inarrestabile disgregazione dei rapporti umani, schiacciati da ritmi sempre più frenetici, alienanti.
Ispirandosi al distopico provvedimento inglese, la compagnia lacasadargilla porta a Roma “il Ministero della Solitudine”, uno spettacolo che si interroga su cosa significhi essere soli. Partendo dalle vite di cinque personaggi (Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano) si disegna una partitura di corpi e parole che si infrangono, si sfiorano, scompaiono e, a volte, riemergono, costruendo un nuovo “noi”, fragile e sottile.
Nel caso di un ipotetico sussidio di solitudine, quali sarebbero i criteri per poterne usufruire? Come è possibile sentirsi soli oggi? D’altronde, la parola solitudine deriva dal latino solitudo, che, fra i diversi significati, ha quello di “luogo deserto”. Lo spettacolo ci mette così di fronte a une delle antitesi cardine della società contemporanea: sentire il deserto interiore pur vivendo in un mondo costantemente affollato. Eppure, anche nell’aridità più estrema, c’è la speranza che germogli una rosa. Precaria, esile, ma viva e in attesa d’essere scoperta.
ORARI
Prima, martedì e venerdì ore 20:00
Mercoledì e sabato ore 19:00
Giovedì e domenica ore 17:00
lunedì riposo
Geschrieben von Emilia Agnesa