Non facciamo in tempo a riprenderci dalle meraviglie pianistiche elargite da Craig Taborn che ci ritroviamo immersi nelle liriche atmosfere create da un’altra grande interprete della tastiera, quella Kris Davis – fresca vincitrice di un Grammy per album “New Standards, Vol. 1” di Terri Lyne Carrington – che solo pochi mesi fa, sempre alla Casa del Jazz, abbiamo ammirato nel nuovo quartetto di Dave Holland.
Oggi torna con il trio newyorkese Borderlands che vede accanto a lei Stephan Crump al contrabbasso, di fatto leader della formazione, ed Eric Mc Pherson alla batteria. Due CD, „Asteroidea“ e „Wandersphere“, per l’etichetta svizzera Intakt, attiva ormai da quarant’anni con il meglio del jazz contemporaneo e una propensione innata per l’improvvisazione.
Sì, perché qui siamo lontanissimi dal classico trio jazz e gli stessi album sono frutto di sessioni di improvvisazione libera dalle quali scaturiscono brani che arrivano anche a superare i quaranta minuti. Un’esplorazione continua guidata dal flusso della musica e della spontaneità, in un perfetto dialogo in cui ogni musicista mantiene la propria individualità fino ad una progressiva fusione in una spazialità condivisa.
Geschrieben von Carlo Cimmino