Il ciclo di inaugurazioni di questo mese di marzo svela quello che potrebbe essere il ruolo ideale del MACRO: essere una cruna attraverso cui far passare i tanti fili culturali che, indirettamente o indirettamente, sono legati alla città, tessendo una tela del contemporaneo che parla a Roma di Roma (e del mondo tutto). Quattro esibizioni per quattro protagonisti della vita artistica della città, per nascita o per acquisizione.
La prima, „Cosmogonie“, è dedicata a Laura Grisi e porta in mostra sei grandi opere realizzate con diversi media – suono, pittura, video e installazioni luminose – affiancate da alcuni lavori di tre artiste di oggi: Leonor Antunes, Nancy Holt, Liliane Lijn. La seconda, „Accelerazione“, punta un faro su un grande irregolare della città, Stefano Tamburini, fondatore dei magazine di culto „Cannibale“ e „Frigidaire“ e mente esplosiva che si è dedicata tanto al fumetto – ricordiamo l’inarrivabile coatto del futuro Ranxerox – quanto alla grafica o alla musica. L’accelerazione che ha imposto alla cultura italiana del riflusso viene riletta ed espansa da alcuni testi di Franco “Bifo” Berardi, della teorica Amy Ireland, del dj e musicista Steve Goodman (aka Kode9) e del designer Silvio Lorusso.
Il terzo momento espositivo vede protagonista il visionario Luigi Serafini, autore del surreale „Codex Seraphinianus“, le cui illustrazioni sono note a livello globale. La sua alchimia onirica che unisce meccanica, botanica, architettura e zoologia viene indagata a partire dalla sua abitazione romana: come facilmente immaginabile, una vera e propria materializzazione in tre dimensioni del suo universo immaginifico. Si chiude con Alva Noto, ai più Carsten Nicolai, artista multimediale ormai tanto tedesco quanto romano – basti pensare al festival musicale che ormai cura da più di dieci anni negli spazi di Villa Massimo. Al MACRO arriveranno alcune composizioni appartenenti al suo progetto „HYbr:ID“ – quelle relative al terzo capitolo della serie saranno svelate in anteprima – accompagnate da disegni e grafiche che testimoniano del suo interesse per l’elaborazione di nuovi sistemi di notazione musicale.
Geschrieben von La Redazione