Per chi segue la techno oggi con occhi e orecchie sempre spalancati, lo sguardo oltre le arcinote e indiscutibili roccaforti, Len Faki è qualcosa di più di un punto di riferimento. Residenza al Berghain dall’apertura, che per chi sa è come dire i Ramones ospiti fissi al CBGB’s; sotto il profilo produttivo implacabile come solo i tedeschi, sgancia bombe a intervalli regolari, no album solo tracks. Titoli inquieti, problematici („Laughing Is Crying“, „U Think… Love Can Save U?“, „Death By House“…), attentati neuronali che spostano ogni volta l’asse al livello successivo: quello della dipendenza techno.
Geschrieben von Matteo Cortesi