Coerenza, basso profilo, suono ruvido e testi incazzati come trent’anni fa. Se pensate che il grunge sia roba da vecchi, buona per finire sulle magliette di H&M o per riempire le grandi arene, forse è perché non avete mai visto un live dei Mudhoney.
Era l’agosto 1988 quando usciva questo 45 giri con la tazza del cesso in copertina, „Touch Me, I’m Sick“. Un titolo contagioso che diede il via al movimento del rock di Seattle e alle fortune della Sub Pop, che ancora oggi pubblica i dischi della band.
I Mudhoney sono stati i pionieri del grunge, tra le declinazioni più pure del concetto di punk, alunni degli Stooges nel comporre ballate marce e far fischiare le chitarre. Con l’ultimo „Plastic Eternity“, Mark Arm e soci sparano in orbita una critica amarissima ai tempi moderni e alla società americana, decisamente più „malata“ di un manipolo di luridi ragazzacci fan dell’Iguana.
ORARI
Porte: 19:30
Søwt: 20:30
Mudhoney: 21:30
Geschrieben von Chiara Colli