Wo

Cinema Godard - Fondazione Prada
Largo Isarco 2, 20139 Milano

Wann

Freitag 28 Februar 2025
H 20:45

Wie viel

sold out

Kontakte

Sito web

Nel maggio del 1937 un dirigibile, lo Zeppelin Hindenburg, prende fuoco nel cielo del New Jersey nel giro di quaranta secondi, dando vita a quello che diventerà uno degli incendi più spettacolari mai ripresi nella storia. Poco più di trent’anni dopo una band sceglie proprio quell’evento per rappresentare nel modo più efficace la propria musica, con un sound che doveva essere, nello stesso tempo, mastodontico, diretto e fiammeggiante. Con queste premesse nel 1968 nascono i Led Zeppelin. In un’Inghilterra già infiammata dall’avvento del rock n’ roll, che aveva iniziato da poco a familiarizzare con gli imponenti Cream ma ancora ignara che, molto presto, qualcuno avrebbe gettato ulteriore benzina. Di questo e molto altro si parla in Becoming Led Zeppelin, il documentario diretto da Bernard MacMahon che questo mese uscirà nelle sale italiane per un periodo di tempo molto limitato (dal 27 febbraio al 5 marzo). Il regista, già noto per la serie di documentari American Epic, è riuscito a riunire i membri fondatori per ripercorrere assieme a loro quelle che furono le origini del gruppo, attraverso del materiale esclusivo mai visto prima.

È il sound più roccioso mai uscito dal Regno Unito.

Si torna quindi molto indietro nel tempo, nei momenti in cui la magia stava ancora prendendo forma. In quel periodo il chitarrista Jimmy Page e il bassista John Paul Jones, due musicisti con già diverse esperienze musicali (il primo dei quali fuoriuscito dagli Yardbirds) incontrano il cantante Robert Plant e il batterista John Bonham, due ragazzi delle Midlands sconosciuti al pubblico ma con tanta carica e tanta voglia di suonare. Il risultato di questa unione viene inciso nell’omonimo LP, frutto di 36 ore di registrazione all’Olympic Studios di Londra nel settembre del 1968: è il sound più roccioso mai uscito dal Regno Unito, il primo vero disco di hard rock come lo conosciamo oggi, imbevuto del blues più viscerale ma in cui si intravedono la raffinatezza dei passaggi folk acustici e gli arrangiamenti delle tastiere che poi vedranno un loro maggiore sviluppo nei lavori successivi. Stiamo parlando di un qualcosa nato solo un mese prima: gli Yardbirds si erano sciolti ma Page aveva l’obbligo contrattuale di fare delle date in Scandinavia con quel nome. Ad agosto i quattro si riuniscono per la prima volta, suonano quei concerti come New Yardbirds a settembre e nello stesso mese sono in studio. Come se non bastasse, tra la fine del 1968 e l’inizio del 1969 il loro manager Peter Grant li farà imbarcare in un tour negli Stati Uniti, per la maggior parte del quale si esibiranno davanti a un pubblico che non li aveva mai visti né sentiti prima (l’album vedrà la luce nel mercato americano solo verso la fine del loro giro). Forti di un contratto con la Atlantic, vengono messi di spalla per le prime serate ad altri nomi di spicco dell’etichetta come Vanilla Fudge e Iron Butterfly, riuscendo a sbaragliare gli spettatori molto più degli headliners delle serate. In un periodo storico in cui Nixon si insediava alla Casa Bianca, c’erano manifestazioni studentesche in tutto il Paese contro la guerra del Vietnam e in cui la controcultura viveva il suo periodo di massimo splendore, nessuno era come i Led Zeppelin. Se ad oggi vengono citati come uno dei più grandi nomi nell’olimpo del rock è perché sono stati qualcosa di inaudito, al quale i contemporanei erano del tutto impreparati. Se generazioni intere di ragazzi e ragazze hanno iniziato a suonare uno strumento è anche grazie a loro. Per tutti questi motivi vi consigliamo assolutamente la visione del documentario, che sarà proiettato al cinema Godard il prossimo 28 febbraio. I fan ne avranno di che gioire: tra le varie cose segnaliamo anche un’intervista inedita a John Bonham, scomparso il 25 settembre del 1980.

Geschrieben von Daniele Zennaro