Se dicessi Ali Shirazinia non molti di voi alzerebbero la testa. Questo ragazzo iraniano infatti, scelse bene di presentarsi al mondo prima sotto l’egida dei Deep Dish, poi in versione one man rispondendo al nome di Dubfire. Un tipo serio lui, come i suoi set: dritti, implacabili e perfetti per un tempio come la Fortezza da Basso, dove per il Nextech Festival ci farà scordare di essere venuti al mondo insieme a Luca Agnelli, Wooden Crate e il nuovo prodigio teutonico Rødhåd. Capelli rossi, set leggendari al Berghain e basse frequenze made in Germany per la nuova promessa che si presenta con barba, capelli rossi e bombe a mano sull’asse Berlino Firenze. Senza dimenticare un ospite particolare, in città per la presentazione di un suo libro: il Sig. Ahmad Shirazinia per la prima volta vedrà il set di suo figlio. Dubfire.
Martina Di Iorio
Geschrieben von Martina Di Iorio