DAGLI ARCHIVI DI ZERO, CHE FESTEGGIA 20 ANNI
Ah! Quanto mi piacerebbe che Tying Tiffany venisse a giocare a casa mia! La metterei su un piedistallo per ballare e cantare, io starei ai suoi piedi e al lato lascerei i suoi due cavalieri-musicisti-voyeur, l’uno con in braccio la chitarra da titillare e l’altro con un laptop da smanettare. Mille loop di bassi e casse di batteria, techno, house, electro-clash e quant’altro, a lei tutto è permesso. Tiffany ha un caschetto adorabile di capelli neri, canta come fosse la bambola vocalist della mia discoteca electro preferita, con semplicità e dolcezza armonizza il suono, spesso ruvido, che l’avvolge. Si muove sinuosa come una Peaches meno aggressiva e più sexy, e i suoi minuscoli vestiti lasciano intravedere quello che sul suo sito, o delle Suicide Girls, si vede benissimo. L’avrete capito, sono innamorato di Tying Tiffany, da lei mi farei legare e assordare e stasera mi troverete sotto il palco. Sarò il suo schiavo, venite a vedere.
Articolo pubblicato su : ZeroFirenze n. 49 ( 16/01/2006 )
Geschrieben von Pier Paolo Palazzo