Ebbene sì, faccio subito coming out: per anni ho colpevolmente evitato i Cigarettes After Sex a causa del loro nome, che trovavo orrendo (a onore del vero, lo trovo tale anche ora) e me li faceva associare a questi insulsi gruppi „adult oriented rock“ di oggi tipo Killers, Maroon 5 e compagnia varia. Ovviamente mi sbagliavo, e di molto anche, perché in realtà la musica della band texana emigrata nella grande mela cammina lungo i solchi tracciati da grandi maestri dell’emotività in musica come Slowdive, Cocteau Twins e Mazzy Star, giusto per fare qualche nome a darvi delle coordinate. Un immaginario sessuale, sensuale, onirico e a modo suo essenziale, quello costruito da Greg Gonzalez e sodali, come le copertine dei loro singoli, tutte foto di Man Ray, e quella minimalissima dell’album omonimo uscito nel 2017. Se non bastasse questo a convincervi, sappiate che la loro canzone più famosa fa parte della colonna sonora di una delle serie tv del momento, The Handmaid’s Tale. Nothing’s Gonna Hurt You Baby. Forse.
Shinobu Hosokawa
Geschrieben von Salvatore Papa