Ciredz ha da sempre incentrato il suo lavoro sul rapporto tra natura e uomo: nato tra i paesaggi selvatici della Sardegna, quando si trasferisce a Bologna inizia a ragionare sulle forme che la natura assume nello spazio urbano per azione dell’uomo, producendo lavori spiazzanti e illusionistici che portano la natura sui muri e il rigore geometrico della scultura nei campi aperti. Le idee già chiare di Ciredz trovano ulteriore conforto nelle teorie di Gilles Clément sul Terzo paesaggio, quello laterale, residuale, non più protagonista, in cui la natura torna a sovrapporsi all’intervento umano creando un ambiente ibrido e autonomo, come i lavori in mostra: veri e propri residui di paesaggio astratti dalla realtà e ricomposti con la particolare cifra grafica e illusionistica dell’artista.

GIOVANNA GIANNINI GUAZZUGLI