Populous presenta nel nuovo live la sua ultima fatica, “Azulejos” (La Tempesta/Wonderwheel). Dopo l’exploit di Night Safari (Bad Panda, 2014), e del corposo disco di remix che gli è seguito, il producer leccese si spinge sempre più verso una inedita dimensione da club multiculturale, allontanandosi dalle sonorità indietroniche dei suoi primi dischi usciti per l’etichetta di culto Morr Music. Prosegue invece il suo percorso di contaminazione con la cumbia ed altre culture sonore affini come il kuduro, il dembow o la zouk, a cavallo tra Brasile, Angola, Caraibi, Jamaica e Portogallo. Ed è proprio a Lisbona che Populous ha cominciato a lavorare a questo disco, perlustrando i negozi di vinili locali a caccia di brani (rigorosamente portoghesi, sudamericani o angolani) da campionare ed accompagnare con melodie di flauto e bassi profondi ed avvolgenti (merito anche della produzione di Jo Ferliga degli Aucan). Oltre ai suoni di Lisbona Populous ha respirato l’atmosfera e le luci sature e psichedeliche, per restituirle tutte in un disco così limpido da risultare praticamente sinestetico — come il live show, arricchito da uno spettacolo visivo e da diverse produzioni pensate su misura per la dimensione live.