Mi vesto con un abito lungo, non metto le calze anche se è inverno. D’altronde l’occasione richiede la migliore versione di me. Di solito mi piace non apparire e mi piace soprattutto spendere poco. Penso che il vero lusso sia la possibilità di non offrire un rene per un cocktail o un piatto di pasta. Questa volta però cambio scenario, voglio capire cosa si prova ad accavallare le gambe sorseggiando – qui non si trangugia – drink che superano i 20 € negli hotel di lusso di Milano.
Prima di approcciarmi a questo tour patinato, mi faccio alcune domande sul concetto di lusso. Se questo sia legato a un’esperienza di tipo esclusiva, unica, rara e irrangiungibile. Oppure se sia qualcosa da ostentare, che chiunque può valutare, senza la necessità di una particolare vena edonistica. Pipponi che non ho il tempo di approfondire. Il lusso mi chiama, e sicuramente non conosce queste elucubrazioni mentali. Perché in questi posti comanda il cash, quello che con il cambio favorevole di russi e cinesi ci spazza via velocemente. Tra turisti piegati dal peso dello shopping e del design, American Express patinate e sottofondo musicale di sax, a Milano fermarsi a bere negli hotel di lusso assume queste forme, che qui vi condivido.
Geograficamente parlando gli hotel a 5 stelle sono posizionati quasi tutti nella zona centrale: tra Duomo, Montenapoleone, Missori, San Babila troviamo il fortino della ricchezza. Il lusso è prima di tutto comfort. Per questo troviamo una forte falange anche in zona Repubblica, per chi, anche se di passaggio, non rinuncia ai tappeti importanti e gli ingressi maestosi. Le distanze non sono di certo un problema, per bere in tutti questi posti mi muovo in auto blu.
Come riconoscere un hotel di lusso. La presenza di auto sopra i 100 k è un primo segnale. Lucide, immacolate, in fila, l’auto di lusso sosta davanti l’hotel di lusso. Matematico. Non fatevi le foto davanti le Ferrari però. Non sifdate i vostri amici a fargli indovinare quale sia la vostra. Secondo indizio: gli hotel di lusso hanno sempre una facciata sgargiante, luminosa, imponente, potente. Sembra sempre Natale davanti a questi hotel. Terzo indizio, ma non ultimo: se sentite parlare diverse lingue contemporaneamente, allora siete nel posto giusto.
Bere al bancone di questi hotel, sono sincera, non è poi stato come bere al bancone di grandi hotel a New York o Londra. Il livello di servizio e cura del cliente non è poi così alto. Al di là di inutili refill d’acqua e salatini, che generalmente in un buon cocktail bar arrivano di default, non ho spesso trovato al di là del bancone una professionalità adeguata al prezzo dell’esperienza luxury, o un’esperienza fuori dal comune. Perché in questi bar preparatevi a sborsare per un cocktail dai 20 ai 30 €. E pensare che il concetto di American bar nasce proprio nell’hotellerie di fascia alta. A volte con un tocco più chic, a volte con note più trash, il lusso – dategli voi la propria accezione – lo trovate a Milano in questa lista.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2020-02-10