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ZERO hier: Legge il ricettario illustrato di Snoop Dog.

Foto di Carmen Colombo

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NOI Via delle Leghe, 18
Milano

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Quando passeggiate in Via delle Leghe è inevitabile che lo sguardo indugi sulle ampie vetrate allestite con scaffali in legno riempiti di volumi coloratissimi, illustrati, fumetti, magazine e libri della piccola e media editoria indipendente. È capitato che si pensasse fossero libri per bambini. Che manco si potessero sfogliare, che fosse qualcosa a metà tra una libreria e un qualche tipo di spazio. Piante, lampade, stampe appese alle pareti, e queste grandi vetrate che più le guardi più ti sembra di stare altrove, ad Amsterdam, a Berlino. In verità siete davanti a NOI: la libreria di vicinato.

C’è potenzialmente tutto, ma tutto ciò che trovate ha senso di esserci.

Vicinato nel senso che è una libreria e che si forma via via attraverso le frequentazioni abituali, gli amici e i conoscenti che la bazzicano. Potreste essere voi e potremmo essere noi, il fatto è che chi vuole un libro tendenzialmente è in cerca di qualcosa, ha un’aspettativa e allora ha delle domande, e il destinatario di quelle domande è la persona che trovate in libreria. Insomma, di fronte a quell’anonimato che le grandi librerie del franchise assicurano, dove tutti fan da sé e a malapena si chiede – e manna dal cielo se chi risponde solleva di buon grado questioni o suggestioni oltre alla triangolazione topografica tra indicizzazione, reparto e scaffale – una libreria come NOI fa di questo rapporto amicale il nocciolo della selezione. Sono stati fatti cicli di incontri legati a selezioni bibliografiche, reparti e scaffali dedicati a temi scelti e discussi con i lettori, incontri mensili in formato cena attorno a temi specifici, tutto per poter orizzontare una proposta libraria che sia utile, efficace, sentita. Per questo i temi cambiano di tanto in tanto, dalle piante ai viaggi alle sezioni sul Giappone, passando per i libri per bambini fino alla selezione dei magazine e le fanzine queer e punk degli anni Novanta e Duemila curata da Compulsive Archive. C’è potenzialmente tutto, ma tutto ciò che trovate ha senso di esserci.

Che dire, l’avrete capito da principio, dal nome: uno spazio così non poteva che nascere da un gruppo di amici (Alice, Anna, Marco e Andrea – tutti provenienti da territori limitrofi dell’architettura e dell’editoria), e non poteva che volere ancora più amici intorno. Ma non soltanto libri: c’è chi viene qui a chiacchierare, a lavorare, a prendere un caffè o bere succhi biologici, e in bella stagione il grande giardino chiuso dietro al locale si anima di spettacoli per tutti. Insomma, per chi ha voglia di scegliere i libri parlando con chi i libri li vende.

 

Piergiorgio Caserini

Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2019-04-16