Rione Regola, pieno centro, dietro il Ministero della Giustizia. Dopo decenni di militanza che mano a mano è diventata sempre più flebile, La Regola ha trovato nuova linfa nei primi mesi del 2019 con un cambio di gestione e di fornelli. Le redini ora sono nelle mani dello chef Massimo Baroni, che per la sua proposta ha deciso di rispettare la tradizione romana, senza però rinunciare a tocchi di personalità e creatività. Uovo pochet fritto, crema di pecorino e perlage di tartufo tra gli antipasti; curiosità come il risotto al pomodoro con rigaje di pollo e pecorino oppure i ravioli di arzilla al pesto di pistacchio e lime per i primi – non manca la sacra triade amatriciana, carbonara, cacio e pepe -; più libertà per i secondi, tra cui si annovera il petto d’anatra o la tagliata di agnello con purè al tè affumicato. Prezzi più che onesti, soprattutto per i primi.
Contenuto pubblicato su ZeroRoma - 2019-06-16