Il redattore di #iononbevomolto e io abbiamo oramai da un paio d’anni una buona amicizia epistolare di confronto in tema di locali a Milano e di novità che, in questa città, sono frequentissime e tremendamente stimolanti soprattutto per chi, come me, ama folleggiare tra i locali e la gente della notte. E così, durante una mia provocazione in merito alla classifica stilata sui migliori gin bar di Milano, mi ha chiesto di fornire un contributo shot recensendo quello che, a mio giudizio, è un locale che deve essere presente nella citata lista per due motivi: uno, perché i gin tonic sono davvero buoni; due, perché molto prima di altri locali recensiti, ha fiutato bene il trend dei botanicals in arrivo in Italia e ha allestito una gin-vetrina di tutto rispetto.
La bottega del vino, che potrebbe ingannare i meno esperti lasciando intuire si tratti di una delle tante enoteche in città, è, oltre che un buon posto per eno degustatori, anche un buon ristorante con cucina aperta fino a tardi e cocktail bar, con uno spazio dedicato unicamente ai gin. Situato esattamente dietro l’Arena Civica di Milano, e vivacemente attivo dal 2012, presenta all’ingresso una vetrina ricolma di etichette che, a richiesta, possono essere consultate per scegliere il gin tonic che desideriamo farci preparare al banco. Se avete dei dubbi, il buon Emilio Cremascoli (gestore nonché due volte papà dall’apertura della “bottega”, immaginate che stappare di bottiglie!), vi aiuterà a scegliere la giusta combinazione tra i numerosi gin e toniche, decorando il vostro bicchiere con spezie, erbe e fiori che, mi ha confessato, va a ricercare nelle erboristerie.
Oltre alla qualità del bere, la “bottega” è un posto da provare se siete in cerca di un locale che non ha bisogno di pubblicizzarsi e ama attirare l’intenditore consapevole. Tra l’altro il prezzo di alcuni gin tonic non invita certamente i più “squattrinati” ad avvicinarsi, forse perché la “bottega” desidera mantenere un’atmosfera intima e calda che, a pochi passi dalla rumorosa zona Moscova, può piacere a chi, dopo anni di bevute nelle vicine strade decisamente più crowded, desidera godersi un ambiente circoscritto.
L’ultimo gin tonic che ho provato (e fotografato), è stato preparato con Gin del Professore Le Monsieur e decorato con spezie e soprattutto fiori che richiamano le delicate note di questo soave prodotto sfornato dalla fabbrica del Jerry Thomas Project di Roma (la tonica invece, non me ne vogliate a male, l’ho dimenticata e affogata tra i drink!).
(Articolo di Jade)