Affori. Basta questo per capire che Alaska è la prima libreria del quartiere dopo almeno vent’anni – se non di più – di assenza. Come ogni buon libreria di quartiere, i dintorni e il vicinato sono la cosa più importante da considerare per la selezione libraria: proposte variegate tra adulti e ragazzi con un’attenzione per le case editrici indipendenti e c’è pure un’enoteca accanto (immancabile). Si fa insomma aggregazione, e si porta a galla tutto un sommovimento di studenti universitari, cultori della cultura generica, lettori forti e lettori curiosi e chi semplicemente non aspettava altro che un posto così, vivo e chiacchierone, ad Affori.
Se invece vi state chiedendo il perché del nome, interrogandovi se qui si tratti di racconti e resoconti di viaggio nell’estremo nord del pianeta, della linea editoriale di Black Coffee Edizioni sui grandi spazi americani della wilderness, oppure su Iperborea, sapete, con quel nord Vichingo e boreale che ha negli ultimi anni rapito l’immaginario occidentale, ecco: non è così. L’Alaska è proprio l’idea di viaggio: il viaggio per raggiungere Affori.