Siete a casa di Alessandra Marini. Non in senso simbolico, ma letteralmente. Alessandra viveva qui, in via della Frezza, a pochi passi da quella che è stata la sua creatura con più eco e che ha contribuito a modificare la percezione della ristorazione a Roma: Gusto. Un vero e proprio amore per questa via „anomala“ del centro storico, che se ora è un oasi nel caos del Tridente circostante, lo deve anche a un progetto di recupero della strada per cui sempre Alessandra si è spesa molto, Roma sei mia.
Siete in una casa, dicevamo. Come accorgersene? Dando un’occhiata alle pareti, piene di libri e pubblicazioni (nell’ordine delle migliaia), e piene anche di opere d’arte contemporanea (ci ritorneremo più avanti). Ve ne accorgerete anche per la pianta unica del locale, piena di piccoli ambienti dalla luce e dai tagli luce sempre diversi; per un cucinotto conviviale che può essere utilizzato per lezioni o incontri; o ancora per uno street bar che si affaccia su strada e dove si può circolare liberamente per accedere ad altri ambienti.
La cucina di questo microcosmo escheriano è stata affidata a Marco Gallotta, che per l’occasione ha prediletto il versante marittimo, con un menu di crudi e cotti che varia a seconda del pescato. Tra i piatti migliori assaggiati, la tartare alla puttanesca; il chevice di ricciola; il tonno con bagna cauda, pistacchio e lime; il cannellone di baccalà dorato e fritto e uno spaghetto alle vongole con aglio nero e bottarga che potrebbe mettere in riga parecchi indirizzi del litorale. Dalle 11:00 alle 18:00 vige invece un menu leggero, che prevede insalate, toast e tartare (sempre con opzioni di pesce), mentre dall’aperitivo spazio alla formule, con un cocktail signature o una bollicina e tre assaggi dalla cucina rispettivamente a € 20 e 15, a cui si possono aggiungere altri crudi e frittura.
L’ultima parte del viaggio nel mondo di Ninu è dedicata al piano superiore, dove insistono tre stanze per il pernottamento, per turisti o per chi non ha dimenticato i piaceri della staycation di qualche tempo fa. Le stanze sono diverse l’una dall’altra e vedono alle loro pareti sempre diverse opere d’arte: potrete dormire ammirando dei ritratti di Paolo Ventura, uno Spiderman ideato da Giorgio Lupattelli e una gigantografia della Karl du Pigné, immortalata da Matteo Basilé.