Sono un pezzo di storia del clubbing di Milano, che resiste ancora oggi dopo 25 anni. Se oggi c’è un’attenzione e un’abitudine alla musica elettronica è anche grazie ai Magazza. Così venivano chiamati in slang. Il successo del locale di via Pietrasanta è dovuto principalmente alla one night del venerdì Jetlag: ritrovo di stylist, designer, creativi della prima ora e clubber che giravano tra Londra, Berlino, Parigi, Ibiza. Lele Sacchi era il maestro di cerimonia e sia lui che il club (con Jetlag principalmente) sono cresciuti anche a livello internazionale. Ma non c’era solo il venerdì. Per chi non era stanco c’era anche la serata del mercoledì The Night of Contemporary Beat: un misto tra serata universitaria (a ingresso gratuito con tessera dell’uni) dove però si spaziava in tutto lo spettro elettronico (dalla techno alla drum’n’bass, passando per la deep). E poi c’erano e ci sono ancora un sacco di concerti. E non dimentichiamo i festoni nella saletta sotto con la serata di Marcelo Burlon, Pink is Punk, e tutto il suo entoruage.
Poi le cose cambiano, il locale si è rifà il look, l’elettronica invade la città e si creano molte situazioni simili, nasce la one night MaGAYzzini Generali, continuano i concerti e tra alti e bassi i Magazza sono ancora tra noi.
Ora la gestione è nuova e a curare la programmazione della serate di musica elettronica ci sono i ragazzi di Club Nation che stanno riponendo i Magazza nella mappa del clubbing milanese con ospitate come Laurent Garnier, Luciano, Bonobo, Black Coffe, Nicola Cruz, Motor City Drum Ensemble. Light system nuovo, led wall, il giovane rampante resident Volantis, dall’ottimo gusto musicale, qualche tavolo in più e si prospetta una stagione di festeggiamenti per celebrare i 25 anni. Oggi come vent’anni fa si dirà „ci vediamo ai Magazza“.