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Villa Dianella

ZERO hier: Apprezza il green brunch tra ulivi e vigneti.

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Villa Dianella Via Dianella, 48
Vinci

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A mio modesto parere il più bel modo di vivere il brunch della domenica, soprattutto quando a pochi chilometri da casa hai una campagna così bella come quella toscana, è quello di inventarsi una gita fuori porta con gli amici per andare a “pranzo sui colli” (chiaro retaggio della mia infanzia e adolescenza veneta, questo, lo so): non trovate?
Ecco, a combinare la voglia di campagna con la nuova tendenza del brunch domenicale ci ha pensato Villa Dianella, piccolo borgo sulle colline di Vinci, con tanto di ulivi, vigneti e villa Medicea, a soli trenta minuti di macchina dal centro di Firenze.
Qui, una domenica ogni due, tre mesi i proprietari allestiscono le cantine storiche per ospitare il Green Brunch: un vero e proprio brunch all’americana, ma armonizzato con la cultura alimentare tipica della regione toscana. Sul buffet, quindi, classici come muffin e pancakes, realizzati con olio extra vergine di oliva Dianella, affiancati a creazioni a base di verdure rigorosamente di stagione.
Ogni appuntamento del Green Brunch è infatti dedicato a una verdura specifica del periodo. L’asparago, ad esempio, è stato il protagonista dell’ultimo al quale ho partecipato con enorme appetito: vellutata di asparagi, orecchiette con gli asparagi, insalata di asparagi. Sarà che questa verdura ha plurime proprietà benefiche, ma non mi sono persa nemmeno uno dei piatti usciti dalla cucina e dalle mani dello chef Fabio Gelli, lo stesso del C-Risiamo Cafè di Empoli, per chi fosse di quelle parti.
E la mia golosità non mi ha fatto dire no nemmeno al buffet di dolci: un tripudio di dessert fatti in casa, dai cornetti alla cheese-cake, dalla torta di carote allo strudel di mele. Quei sapori che ti fanno dire: “Amen, domani correrò un paio di chilometri in più”.
Per digerire tutto, dopo centrifugati allo zenzero, tisane digestive, e un paio d’ore a base di quelle chiacchiere rilassate sul divano con gli amici che ti fanno amare davvero tanto la domenica, un’interessantissima visita guidata alle cantine attraverso le diverse zone di lavorazione e conservazione dei prodotti; dalla cantina con le botti in rovere, alla cantina sotterranea, fino ad arrivare all’area di invecchiamento e all’attuale cantina di vinificazione, ammirando molti macchinari non più in uso che testimoniano i vecchi sistemi di imbottigliamento, filtraggio, etichettatura e tappatura. Perché dai, anche di domenica qualcosa di nuovo bisognerà pure impararlo, no?.

Elena Minozzi