Chi conosce già gli altri due locali della „famiglia“ Mao (Hunan Restaurant e Maoji street food) entra a colpo sicuro, felice di avere finalmente anche sui Navigli un indirizzo dove mangiare bene a pochi euro dopo (o, meglio, prima) il classico giro dei cocktail bar. Tutti gli altri, invece, non tarderanno a conoscere l’autentica cucina cinese di Mini Maoji.
I bao, piccoli panini ripieni (3,50-6 €), sono una goduria assoluta (non fate l’errore di ordinarne uno solo alla volta): maiale sfilacciato, granella di nocciole, salsa agrodolce ed erba cipollina; manzo sfilacciato, semi di sesamo, salsa alle erbe; anatra arrosto, salsa pechinese, cetrioli, porro; baccalà mantecato, coriandolo, cipolla caramellata; trippa brasata e fumetto di spezie alcune delle proposte.
Clamorosi (e ovviamente fatti a mano, come tengono a precisare in cassa) i ravioli (anatra, verdi, pollo o maiale; 4-6 €) e gli involtini di gamberi (4 €); in menu anche gli spiedini – abbiamo provato quelli di agnello, ci sono anche di manzo e maiale (anche se è l’unica cosa che non ci ha esaltato) e qualche altra proposta (pollo alle 8 spezie, tofu, melanzane alla piastra).
Il locale è molto piccolo e tende ovviamente all’affollamento nelle ore di punta: armatevi di pazienza e di vestiti fritti o sfruttate le ore più tranquille, oppure portatevi il cibo a casa o ancora meglio fatevelo portare da Deliveroo e Ubereats.
Simone Muzza