Ci eravamo già incuriositi di questo strano locale tempo fa, quando ci dissero che Ambaradan era una pizzeria dove il conto lo decide il cliente. In che senso?. Direbbe un giovane Verdone e noi in coro, visto che un ristorante senza conto non l’avevamo mai visto. Ma si può lasciare 1 €? No dai non esagerate, perché dietro questo format curioso c’è qualità. Ambaradan nasce come pizzeria (ne abbiamo parlato qui), ottimi prodotti, pizze in stile napoletano, birre artigianali. L’idea è di Paolo Polli che decide di fare il bis con Ambaradan 2 – in apertura sabato 8 settembre – questa volta concentrandosi sul pesce. Si mangeranno solo antipasti di pesce, una sorta di tapas che vengono dal mare: capasanta con pistacchi di Bronte, polpo croccante con ‘nduja su letto di crema di ceci, ricci di mare, gallinella con pomodorino Corbara e olive taggiasche, impepata di cozze, sarde a beccafico, astice alla catalana. Per il pranzo è previsto un menu da 5 antipasti. Dalle 18 alle 20 l’aperitivo prevede la stessa formula con 6 antipasti. A cena troverete un menù da 15 antipasti abbinati alle birre artigianali BQ (cl 5 per ogni portata) oppure con il vino (cl 3 per ogni portata), oppure con una carta di vini selezionata con piccole aziende vitivinicole. E ora si arriva al conto. Questo viene deciso dall’indice di gradimento della tavolata a seconda del punteggio punteggio M (migliorabile), B (buono) o O (ottimo), su un range di prezzi che troverete in carta. Se l’esperienza è ottima la differenza con la valutazione buona va allo staff come gratificazione. Un modo, come dice Polli, per capire dove e come migliorare il servizio, dando voce alla meritocrazia nella ristorazione.
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Apre Ambaradan 2: decidete voi quanto pagare
Il format dove è il cliente a decidere il conto fa il bis con il pesce.
Geschrieben von Martina Di Iorio il 7 September 2018