NERO e ARMANI/Silos uniscono le loro forze per dar vita a CONTINUUM, una serie di incontri che vanno ad indagare i rapporti fra suono, parola e immagine all’insegna della contaminazione fra diversi media e linguaggi. Il programma si snoda attraverso cinque incontri mensili che trasformeranno ARMANI/Silos in teatro di sperimentazioni audiovisive.
Si comincia in gran spolvero venerdì 10 ottobre con gli Space Afrika, direttamente da Manchester. Il duo, composto da Joshua Inyang e Joshua Reid, è attivo da una decina d’anni e ha guadagnato uno statuto di culto grazie alle proprie release, sparute ma sempre impeccabili. Dagli esordi all’insegna di una dub techno fumosa e dell’ambient malinconica di Somewhere Decent To Live, l’album su Sferic che li ha fatti balzare agli onori di cronaca, fino alle più recenti esplorazioni nel sound collage (Hybtwibt?), alla consacrazione con il secondo album Honest Labour, passando per le collaborazioni con altri nomi di spicco del sottosuolo mancuniano come Rainy Miller e Blackhaine, gli Space Afrika sono maestri nel costruire arazzi sonori dallo spiccato piglio cinematografico. In occasione di CONTINUUM, il duo presenterà “YOBS”, una performance immersiva che esplora “la solitudine urbana, il potere del silenzio, e le ondulazioni meditative dell’invisibile”. In linea con la vocazione transdisciplinare della rassegna, la loro esibizione prevede un’installazione audiovisiva da loro stessi concepita come una “non-
performance”, forma ibrida che vuole favorire la contemplazione e la sparizione attraverso il flusso di suoni e immagini nello spazio.
Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, il 17 ottobre sarà la volta del live reading di Heavy Traffic, in una commistione di parola e suono. L’8 novembre il focus torna nuovamente sulla dimensione sonora, con la première italiana del nuovo live di Carmen Villain. Il 19 novembre sarà dedicato a Kenneth Goldsmith, artista e pensatore poliedrico, nonché fondatore di UbuWeb, il principale archivio digitale di arti e linguaggi sperimentali.
Questo incontro prevede una serie di proiezioni tratte dall’archivio di UbuWeb e curate da Katherine Korbjuhn, Bill Kouligas, e Francesco Urbano Ragazzi. L’ultima data della rassegna, il 19 dicembre, è affidata al live per violoncello, voce ed effetti di Lucinda Chua, musicista, compositrice e cantautrice londinese di origini sino-malaysiane.