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Il Pratello visto da Friz

Il rapper racconta la sua strada preferita attraverso parole e musica

quartiere Porto

Geschrieben von La Redazione il 20 Oktober 2023

Friz è un rapper di stanza a Bologna. Falafel Nostalgia è il suo primo album, uscito il 13 ottobre scorso per Vulcano. Il disco riconferma il background hip hop e il versatile gusto per la ricerca musicale messo in mostra nel precedente EP Ballate Dasporto (2020). Il suo sound è ricco di sfumature analogiche, le coordinate jazzy uk e il flow puntuale nello storytelling definiscono un’atmosfera hip-hop/r’n’b in cui Friz si muove con naturalezza. Le 10 tracce del disco disegnano un paesaggio sonoro che diventa la colonna sonora perfetta per le notti insonni passate per strada in cerca di cibo, di conforto o dell’ultimo drink.

Il 25 ottobre alle 21.00 Friz presenterà Falafel Nostalgia a Bologna da Sghetto Club.
In attesa di vederlo dal vivo, ci ha raccontato il Pratello, la sua strada preferita.


Trovarsi tutti i giorni dentro all’incrocio più pericoloso di Bologna può essere un privilegio, ma anche una condanna. così dice il mio amico Antonio e Antonio è anche un poeta.
Io al pericolo ci credo, ma ci faccio poco caso. Ho capito nel tempo che mi piace entrarci e sentire quella sensazione che mi lascia addosso.
Frequento il Oratello da prima di abitarci, da prima anche di vivere nella città che ci gravita attorno. È una strada che cambia e si è trasformata molto in questi anni, ma nonostante tutto esercita ancora un enorme fascino nel mio immaginario. Per questo resta una continua fonte di ispirazione della mia scrittura.
Ci vedo sempre le stesse facce a quasi tutte le ore, gente che si chiama per nome ma anche fischiando o con un cenno da lontano. In questa via ci si sente avvolti dall’arte della noia e del lavorare troppo, si raccontano storie con disinteresse e disillusione con parole dette male, che diventano versi.
Mi piace viverla all’alba prima di dormire o con la tazzina di caffè bollente tra le mani. Mi piace ritornarci dopo periodi fuori e respirare quell’aria familiare che mi fa sentire a casa. Potrei starci giorni chiuso in questa trappola senza rendermi conto di quanto veloce scorra il tempo.
In questo ‘regno del provvisorio’ denso di contraddizioni non mi interessa trovare le coordinate, non mi piacciono i numeri.
Questa strada ha qualcosa di magnetico per me e sono sicuro anche per chi la vive nel mio stesso modo. Perché è una questione di postura ed è questa a far cambiare la questione.