Se chiudo gli occhi e penso a un’immagine che possa rappresentare il mondo dell’arte a Milano, mi viene in mente uno stormo di uccelli che fa tutte quelle onde strane nel cielo, si gonfia, si piega, si dilata e rallenta. Come se ci fosse qualcuno che decide e tutti seguono o tutti seguono e basta ma non si sa chi. Oppure le formiche, quando camminano tutte agitate in fila e che, se gli metti un ostacolo davanti, si organizzano in quattro e quattr’otto per superarlo in modo geniale e bum! rieccole in riga a fare quello che stavano facendo prima.
Anche nel calendario milanese si creano delle ondate non del tutto coordinate di eventi e opening e focus su zone della città che sorprendono perché non studiati a tavolino. Insomma, in questa comunicazione rizomatica silenziosa – ma totalmente negata dal mondo dell’arte (morte alle alleanze!) – maggio sarà una nuvola fitta di appuntamenti. Una menzione speciale va a Corvetto: il place to be del momento in città, con nuovi spazi che inaugurano come pop corn in padella ma sia chiaro, noi felicissimi! Tutti giovani, freschi, vogliosi e volenterosi che portano in scena arte, architettura, ibridazione, sperimentazione. Vi abbiamo già racconta di Dopo?, Viafarini.work, Terzo Paesaggio e ora è il momento di CHEZPLINIO e Spazio Quindicidodici – Fucine Vulcano, due nuovi luoghi dedicati all’arte contemporanea, a sinergie tra artisti e spiriti indipendenti. Che la voglia di rivoluzione non vi abbandoni troppo presto!
Nel frattempo ecco qui il meglio di maggio, tra cui un sentito ringraziamento a Galleria Milano che, dopo sessant’anni di attività, lascia i suoi spazi di via Turati con un’ultima mostra, nel luogo storico che ha visto passare mezzo secolo di storia e dove si sono incontrate tante delle personalità che hanno rivoluzionato il linguaggio di quegli anni.
Un equilibrio sottile quello del cambiamento.
Yngve Holen: Neuroeconomics

Soggettiva: Ava DuVernay

Benedikt Hipp: Songs from the Cave

Glitch

Alessandro Trevisan: Equinox

Szilvia Bolla & Gioia Di Girolamo: Wormhole

GEZHÄMTE BESTIACCE

Podium 16. I Compassi d'Oro di Olivetti

Tatjana Danneberg: Part time punks

Marco Grassi Pho: Before Writing

Vittorio Cosma: Open Machine

Paw•chew•go festival

Reverie: Il corpo dei sogni

Here. Between Not-yet and No-more

Giorgio Andreotta Calò: Ίκαρος (Icarus)

Una Conversazione tra Steve MᶜQueen e Cora Gilroy-Ware

OPEN HOUSE

Memphis Again

House of Switzerland

Alice Ronchi
