Milano sembra tornata ad essere quella di cui ci eravamo innamorati un tempo. C’è frenesia nell’aria, il risveglio è graduale ma tangibile. Lo capiamo – nel nostro caso – dalle nuove aperture che interessano Milano in questo periodo estivo. Ora che siamo tornati anche a stare al bancone per giocare il nostro sport preferito, la partita si fa più interessante. In questo consueto articolo vi ricordiamo le nuove aperture dell’ultimo periodo.
Fòla Milano
La nuova pasticceria di quartiere che sa di burro e zucchero. Al timone di questo nuovo spazio in via Varanini (Nolo) tre giovani ragazze: Luna, Claudia e Tine, ognuna con il proprio bagaglio di esperienze che convergono al mondo della gastronomia e pasticceria. Fòla e una bottega di quartiere dove comprare prodotti dolci e salati da mangiare a casa, in ufficio, o facendo una passeggiata lungo la Martesana. Qui trovate a tutte le ore prodotti incredibili come torte, cookies, brownies, croissants, marmellate, banana bread con burro d’arachidi e cake al pistacchio. Ma soprattutto chiedete il baulus, una sfoglia con crema alle mandorle/frangipane, zucchero moscovado, uvetta e ananas. Un prodotto antico di tradizione belga (come Tine, una delle ragazze) che sta scomparendo e che qui potete assaggiare con un buon caffè americano. Anche a pranzo provate i loro piatti (anche d’asporto) creati con prodotti provenienti da produttori locali: pappa al pomodoro, melanzane arrosto alle erbe con salsa tahina, hummus o babaganush, gazpacho di pomodori, da buttar giù con le birrette artigianali. In via Varanini, 12.
Mercato Centrale Milano
L’apertura tanto attesa a Milano è finalmente arrivata. Nello storico edificio della Stazione Centrale si possono scoprire oltre 29 botteghe dislocate su due piani e uno Spazio Fare dedicato ad eventi e incontri. In piazza IV novembre 5 mila metri quadrati sul modello già consolidato di Firenze, Roma e Torino. Un luogo in cui sedersi e leggere, mangiare, fare la spesa, ascoltare. Il Mercato Centrale Milano vuole essere un contenitore di eccellenze enogastronomiche: artigiani, nomi noti e meno noti, che coprono una varietà di cibi, prodotti e ricette. Dai cocktail di Flavio Angiolillo ai vini naturali di Tannico, passando per i dolci della pasticceria Martesana, le empanadas di Perdomo, i ravioli de La ravioleria Sarpi. In via Giovanni Battista Sammartini, 9.
Gastonomia Ninin
Aperto sotto mentite spoglie nel 2020, quando fungeva da dark kitchen, Gastronomia Ninin è il locale che vi fa farcire i panini con le ricette della tradizione regionale italiana. Uno sballo in termini e in pratica, visto che in questo piccolo spazio affianco alla Stazione Centrale potete fare un giro tra i capisaldi dell’italianità. La lasagna, la pasta all’amatriciana, le orecchiette con cime di rapa, le polpette al sugo, la parmigiana di melanzane, l’insalata di polpo o il baccalà alla vicentina sono solo alcuni dei piatti della tradizione italiana che sarà possibile trasformare in panino. In via Napo Torriani, 10.
Cru Arco
Finalmente avrete qualcosa da rispondere quando vi chiederanno dove bere vino naturale in Sempione. I ragazzi di CRU, già noti ai bevitori esperti e meno esperti di zona Isola e dintorni, aprono il secondo locale in Piazza Sempione 6, all’ombra dell’Arco della Pace. La formula è sempre la stessa: troverete vini biologici, biodinamici, insomma naturali, provenienti da piccoli produttori nazionali e non solo. L’attenzione al terroir e alla provenienza, oltre che agli interventi adottati in vigna e in cantina, sono alla base della ricerca vitivinicola di questo piccolo ma grande locale a Milano. In abbinamento salumi e formaggi che sono specialità regionali italiane e variano in base alla stagionalità e alla disponibilità dei produttori. Come dicono loro, andare da Cru è come farsi un giro in vigna ma senza avere la terra sotto le scarpe. In Piazza Sempione 6.
Exiti Pastificio Urbano
Dal genio incontrastato di Matias Perdomo (Contraste, Exit) il terzo locale a Milano sotto la sua egida. Si chiama Exit Pastificio Urbano e si colloca nel segmento più veloce ed economico già iniziato dallo chef uruguayano che lavora in cucina da quando aveva 14 anni e vanta una stella Michelin nel suo background. Una luogo di quartiere che esalta quel lato italiano che più italiano non si può: i primi piatti, le domeniche in famiglia, le ricette della tradizione. Spaghetti alle vongole, chitarra cacio e pepe, lasagne Exit, rigatoni alla matriciana, accompagnati da una proposta cocktail di tutto rispetto. Unendo così in un sol luogo nord e sud del Bel Paese. In via Orti, 24.