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L’estate del Cavaticcio riparte con il festival dell’Ex Forno. Ecco il programma.

Cinque giorni di musica, street food, attività per i più piccoli e un torneo di basket.

Geschrieben von La Redazione il 19 April 2019
Aggiornato il 22 April 2019

Al Cavaticcio si scaldano già i motori. Anche stavolta tocca all‘Ex Forno inaugurare le danze del parco, mantenendo come lo scorso anno la formula compatta dei 5 giorni consecutivi. Praticamente un festival, da mercoledì 22 a domenica 26 maggio, che sposta all’aperto l’attitudine festaiola del locale di via Don Minzoni a base di dj e producer italiani e internazionali, atmosfere nu jazz UK e un’area food con sei stand. Ci saranno anche tante attività per i più piccoli e una collaborazione con il Dipartimento Educativo del MAMbo, il quale realizzerà una tela 4×3 per le proiezioni dei vj di Aelion Project. Ma la musica rimane il centro e la parte più interessante del programma.

Si parte con gli Slices of a Dog All Stars, ovvero una super band con musicisti dei The Mixtapers, Fawda Trio, Mop Mop (già insieme come Orquesta Cholo) che per l’occasione, oltre al repertorio latin, rispolvera il repertorio boogiefunk e house per festeggiare l’uscita del vinile DogCuts ep dei Nas1 e Brothermartino, sulla neonata “Slices of a Dog Records”. Insieme a loro il duo elettronico bolognese Quai du Noise che riassembla ambient, glitch, post rock e techno.

Giovedì 23 è il turno di Barresi Project, il collettivo guidato dal musicista lucano Antonino Barresi che si muove tra techno, world music, jazz e folk, un ensamble “mutante” che negli anni ha collaborato con decine di artisti nell’ottica di una contaminazione senza confini. Dopo il concerto, il dj set della crew bolognese Beyond Common Ideas (qui la nostra intervista di qualche tempo fa).

Segue venerdì 24 il trio italo-inglese di stanza a Londra Phresoul formato dal contrabbassista David Paulis, il batterista Enrico Truzzi e il tastierista Charlie Stacey (già collaboratore di Yussef Dayes di Yussef Kamaal). Il loro The Word Was Made Phresh, uscito da poco, ha inaugurato l’attività della Hyperjazz, label voluta da Raffaele Costantino (ovvero dj Khalab ovvero la voce e l’anima del programma di Radio 2 Musical Box) per rappresentare «una nuova casa per DJ, musicisti e compositori che abbattono le barriere tra jazz e musica elettronica». Cerimoniere della serata il mitico Dj Rou, owner del negozio di dischi L’Archivio e agitatore della scena cittadina underground che proprio qualche tempo fa invitò all’Ex Forno Max Graef, fondatore berlinese della label Money $ex Records con Glenn Astro e Delfonic e „direttore d’orchestra“ dei 2morph, main guest della serata di sabato 25. Improvvisazione modale, percussioni ipnotiche, ispirazioni psichedeliche insieme ai membri originali della Torben Unit Band, formazione che esplora possibilità e potenzialità della poliritmia, spesso addentrandosi in territori sperimentali, mantenendo solide radici nel jazz, nel punk, e nella techno. In soluzione di continuità poi l’house jazzy di Brothermartino, entrato da poco nella corte di Money $ex Record, il dj set tra Detroit house e funk di Soye e l’house lenta, sensuale e “raw” degli affezionatissimi Nas1.

Si chiude domenica 26 maggio con un torneo di Basket 3vs3 a 16 squadre nell’adiacente Giardino Fava in collaborazione con Radio Fly Web (dalle h 19 alle 17), per poi finire al Cavaticcio con il blues rurale e gospel di Sacred Roots duo, progetto di Mauro Ferrarese (voce e chitarra) e Max Prandi (batteria e cori) e il dj set della stessa Radio Fly Web.