„Sarà la più grande esposizione al mondo sul cibo, il più grande investimento al mondo sul cibo, la più grande passerella di biodiversità al mondo e di bellezza italiana„. Parole del patron di Eataly, Oscar Farinetti, riferite a Fico Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo, in costruzione al mercato ortofrutticolo di Bologna che dovrebbe inaugurare il 4 ottobre 2017. Parole che rappresentano benissimo le ambizioni della stessa Bologna, città che, anche senza Fico, ha già l’aspetto del parco commerciale enogastronomico, con ristoranti che spuntano numerosi come i brufoli di un adolescente eccitato.
Però poi se uno ti chiede dove andare a mangiare bene in centro a prezzi onesti, non sai mai cosa consigliare. E questo è un bel problema, soprattutto per chi qui ci vive.
Perché – ed è risaputo, almeno che non vieni dalla Russia, dalla Cina o dagli Stati Uniti – a Bologna „mangiare fuori“ non è in moltissimi casi una grande esperienza, e spesso ci si alza dal tavolo insoddisfatti, poveri e, a volte, pure affamati. Una tendenza che, rendendo tutto più „Fico“, rischia addirittura di peggiorare. Perché qui ti trovi a giudicare ormai il colore delle pareti, i materiali dell’arredamento, le luci e le grafiche, quanto londinese, berlinese, danese o francese un posto ti faccia sentire, ma in tutti questi nuovi bellissimi posti potresti mai portarci, chessò, tua nonna? Perché il punto è anche quello: se siamo grandi grazie al nostro passato, grazie ai tortellini, alla mortadella, alla cotoletta e agli „spaggetti bolonniese“ (e che esistano o no non ce ne frega proprio niente, basta che siano commestibili), pur non disprezzando una sacrosanta innovazione, con ’sto passato come vogliamo comportarci? E dove lo portiamo a cena – il passato – senza aprire un mutuo?
Diverso il discorso legato ai bar, dove ancora le agenzie turistiche e i reality non sono arrivati. Lì assistiamo, invece, a una maggiore pluralità, e mentre un tempo potevi solo bere o bere male, oggi si può anche bere bene, pur pagando qualcosa in più.
In questo contesto ci siamo chiesti quali fossero i ristoranti e i bar aperti nel 2016 che vorremmo durassero almeno qualche anno in più rispetto alla media, sia perché belli sia perché buoni. Eccoli.
(Clicca sul nome dei locali per leggerne le recensioni)
Pizzeria Masaniello
Via San Donato 3/C, Bologna
RUDE
Via Rialto 10/A, Bologna
Yuzuya
Via Niccolò Dall'Arca 1/I-L, Bologna
SEGA - maniaci della pizza
Via San Mamolo 25/A, Bologna
Olmo - Taffio e balotta
Via Giorgio Ercolani 1/D, Bologna
Osteria Bartolini
Piazza Malpighi 16, Bologna
Foodies
Via Marchesana 6, Bologna
Zapap
Via del Pratello 31, Bologna
Vetro
Via Castiglione 134, Bologna
Nero Factory
Vicolo Broglio 1/F, 40125 Bologna