Piantare i picchetti della tenda ben saldi, imparare decentemente la pratica del Surya Namaskar e le sue 12 posizioni, dimenticare le chiavi della macchina per qualche giorno: ecco siete pronti per il Pamali. Passo San Boldo è un antichissimo valico che collega Cison di Valmarino con la Val Belluna, verso Trichiana. Solo la stradina con i suoi tornanti e gallerie (dove quest’anno è passato il giro d’Italia con una coreografia spettacolare di uomini tifosi capra abbarbicati ovunque) vale una gita fuori porta. Da giovedì 8 agosto a domenica 11 c’è di più, c’è il Pamali. Tenendo in evidenza sul vostro navigatore alcuni punti di interesse presenti nelle vicinanze, come il bivacco dei Loff (escursione super panoramica con vista pianura) o i brent de l’art (coreografiche gole con torrente dove spiaggiarsi al fresco), come recita giustamente il comunicato stampa degli organizzatori, questo festival offre 4 giorni di vera «evasione a contatto con la natura», relax, una punta di misticismo freak, dj-set, circo-teatro e installazioni.
Tra boschi e spazi erbosi. Del Pamali ci piace molto il contorno: bighellonando tra un’area market di prodotti artigianali, una tenda indiana, sperimentando la Bio Pizza, prima dei concerti sul main stage sarà possibile assistere anche a Games with Flames, show di fuoco e sculture nato da una costola della Mutoid Waste Company di Santarcangelo di Romagna, oppure Cometa Circus, compagnia italo-peruviana, e il loro spettacolo con evoluzioni aeree, oggetti sospesi, acrobazie e giochi. Dopo il teatro, i dj set di warm up e l’immancabile aperitivo arriva il piatto forte. La line up oscilla tra reggae, folk, punk, elettronica, balkan, swing e psichedelia. Ci piacerebbe chiamarla con un nome solo, „musiche del sole“, „ecosolidali“, oppure patchanka, ma così l’articolo sembra più lungo. Si inizia giovedì 8 agosto con Borrkia Rockandrollman e Folkabbestia, venerdì sarà la volta dei Mahout e i trentini Rebel Rootz; sabato 10 agosto a tema electro swing con Bomba Titinka e The Sweet Life Society, domenica si chiude con il reggae dei Train to Roots e i Catch a Fyah.
Dovrebbe essere la norma, ma vale la pena di segnalare anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale dell’evento: saranno utilizzati bicchieri e stoviglie multiuso, raccolta differenziata dei rifiuti, stop alle cannucce e una casetta dell’acqua per sostituire le bottigliette. Pamali plastic free. Liberatevi dalla plasticha, della macchina, dei pensieri e buon trip. Ingresso 7 euro giovedì e 10 euro gli altri giorni, full pass 40 euro, camping gratuito. Programma completo qui: