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Tiziana Gallo

Per i dieci anni di Vignaioli Naturali a Roma (11 e 12 novembre presso l'hotel Westin Excelsior), abbiamo intervistato il cuore e la mente di questa iniziativa dedicata ai vini naturali: Tiziana Gallo.

Geschrieben von Nicola Gerundino il 7 November 2017
Aggiornato il 8 November 2017

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Non avrà ancora l’eco e il mercato della birra artigianale, ma quello del vino naturale è un mondo che sta tirando decisamente fuori la testa. E per fortuna, aggiungiamo noi, perché al centro di quella che è una vera e propria filosofia c’è il rispetto della terra. Una figura molto importante per questo movimento a Roma (e di Roma) è Tiziana Gallo, distributrice della prima ora e dal 2008 organizzatrice di un appuntamento che ormai è un riferimento per gli appassionati di vino naturale: Vignaioli Naturali a Roma, quest’anno l’11 e 12 novembre presso l’hotel Westin Excelsior. Il decennale di questa manifestazione non poteva che essere un’occasione per una chiacchierata con Tiziana.
vigna

 

ZERO: Iniziamo dalle presentazioni, dove e quando sei nata?
Sono orgogliosa di essere nata a Roma. Circa la data di nascita… Diciamo nel 2001 nasce Tiziana Gallo appassionata di vino naturale!

Il vino era già una passione di famiglia o è stata una tua scoperta indipendente?
Come lavoro ho svolto per anni la professione di avvocato civilista. Poi, nel 2001, ho frequentato un corso da Porthos e di lì a breve ho iniziato a collaborare con la rivista e con la didattica che Sandro Sangiorgi svolgeva in quegli anni. Sandro Sangiorgi è certamente il mio „maestro“, il primo giornalista in Italia a parlare e scrivere di vino naturale. La collaborazione con Porthos è durata fino al 2010.

Nel frattempo hai continuato a esercitare la professione di avvocato?
Sì, ho continuato fino al 2008. Nel 2005 ho creato una distribuzione di vini naturali per permettere a ristoranti, winebar e bistrot di acquistare poche bottiglie di ciascun vino e quindi facilitarne la diffusione. Nel 2008 non era più possibile svolgere entrambe i lavori.

Sandro Sangiorgi di Porthos.
Sandro Sangiorgi di Porthos.

Oltre all’incontro con Sandro Sangiorgi, cosa ti ha catapultato nel mondo del vino naturale? Un incontro, una bottiglia, un produttore?
Una tappa fondamentale per la scoperta del mondo dei vini naturali è stata la traduzione dal francese all’italiano del libro di Nicolas Joly Il vino tra cielo e terra, pubblicazione proprio a cura di Porthos Edizioni. Ho conosciuto l’autore in occasione della presentazione del libro a Roma – sempre presso la sede di Porthos – in cui erano presenti anche numerosi “giovani” produttori di vino naturale. Così ho avuto modo di assaggiare per la prima volta il vino di Joly, il Pico di Angiolino Maule e anche tanti altri….

Quale aspetto di questi prodotti ti ha conquistato? Il gusto, la filosofia o altro ancora?
Il gusto e la filosofia in questo caso non possono essere disgiunti, perché la filosofia, ovvero la decisione di produrre “naturale”, è per la maggioranza dei vignaioli una scelta di vita, inevitabilmente e strettamente legata a un gusto non convenzionale.

Nicolas Joly nella sua vigna in Francia.
Nicolas Joly nella sua vigna in Francia.

Su cosa sia un vino naturale ancora non c’è una definizione ufficiale e condivisa, per cui ti chiedo la tua: cos’è per te un vino naturale?
Il discorso del vino naturale ormai da qualche anno ha animato diverse interpretazioni: difficile stabilire quelle maggiormente valide. Io considero naturale un vino prodotto nel rispetto dell’ambiente, in una vigna dove non si utilizzano chimici e sistemici e in una cantina dove le fermentazioni alcoliche devono essere spontanee e non indotte. Inoltre, vietato aggiungere i tanti elementi che la legge consente nel vino convenzionale e/o biologico (tannini enologici, mosto concentrato, chips di legno di quercia etc.).

Immagino che negli ultimi anni sia in crescita sia la domanda che l’offerta di vino naturale.
Il movimento dei vini naturali e il numero dei vignaioli che producono secondo natura è senz’altro in crescita in tutta Italia.

Quali sono le regioni italiane che si stanno muovendo meglio?
Tutte.

Visto che siamo a Roma, come vanno i vini naturali della regione in cui ci troviamo, il Lazio?
Anche nel Lazio ormai abbiamo raggiunto un discreto numero di produttori naturali, basti pensare che a Vignaioli Naturali di quest’anno costituiranno il 10% delle presenze.

Le Vigne dell'Azienda Agricola Biodinamica Palazzo Tronconi, tra i produttori del Lazio presenti a Vignaioli Natuali 2017.
Le Vigne dell’Azienda Agricola Biodinamica Palazzo Tronconi, tra i produttori del Lazio presenti a Vignaioli Natuali 2017.

Roma è la piazza principale, o comunque una delle principali, per quello che riguarda il mercato del vino naturale in Italia?
Non ne ho la certezza, ma mi dicono di sì.

Su che tipo di vitigni in particolare ci si sta concentrando?
È molto importane specificare che il movimento del naturale non pone il focus sul tipo di vitigno bensì sul territorio, la cosa che primariamente interessa un bravo vignaiolo è esprimere il territorio e non il vitigno.

Cosa manca a tuo avviso al movimento italiano per decollare definitivamente?
Credo che il vino naturale italiano stia vivendo un momento di grande ascesa e so dai vignaioli che sta andando molto bene anche all’estero (Giappone, Norvegia e anche Francia).

Arriviamo a Vignaioli Naturali a Roma. Quando, come e perché nasce questa rassegna?
Questa avventura nasce nel 2008, anno in cui mi sono resa conto che non esistevano fiere dedicate al vino naturale se non le due storiche: Villa Favorita e la fiera organizzata dal Consorzio Vini Veri.

Qual è il tuo racconto della prima edizione? Qual è stata la prima sede e chi erano i produttori ospiti?
Ho organizzato nel gennaio 2009 la prima edizione Vignaioli Naturali a Roma. Mi è sembrata una bella idea far conoscere i volti di questi “eroici” produttori agli appassionati. La prima sede è stata l’Hotel Columbus, in Via della Conciliazione, che ha ospitato circa 50 produttori, tra cui Angiolino Maule, Giampiero Bea, Giuseppe Rinaldi, Stanko Radikon, Marco De Bartoli, Pino Ratto etc.

Vignaioli Naturali a Roma.
Vignaioli Naturali a Roma.

Quanti produttori saranno presenti in questa edizione del 2017?
Saranno più di 90!

Qual è stata la reazione del pubblico di Roma a un evento del genere e come è cambiato il pubblico in questi anni?
Sin dal primo anno la reazione è stata calorosa e partecipativa e devo dire che negli anni la curiosità e la consapevolezza degli utenti è andata crescendo, come testimoniato dal numero di visitatori.

Cosa succede da Vignaioli Naturali? Si paga l’ingresso, si entra e….
Il pagamento del biglietto di ingresso consente di svolgere una degustazione strutturata in banchi di assaggio, dove è direttamente il produttore a raccontare al visitatore il proprio lavoro. L’orario della manifestazione è dalle 12:00 alle 19:00, in entrambe le giornate dedicate. Ci saranno anche birre artigianali, produttori di distillati bio e uno spazio food per chi vorrà degustare alcune prelibatezze del territorio.

Avresti mai immaginato che Vignaioli Naturali avrebbe tagliato il traguardo delle dieci edizioni?
Questo è un traguardo che mi rende davvero fiera: aver contribuito in tutti questi anni mediante ricerche, selezioni, conoscenze ed esperienze personali, a divulgare nella mia città la cultura enologica e del vino naturale. Sono stati anni in cui il mondo del vino sì è evoluto, sviluppato e cresciuto, dove le persone sono diventate sempre più curiose, attente e soprattutto sensibili nel capire che il vino naturale non è una moda, ma, per chi lo produce, un modo di vivere, una filosofia di vita che viene trasmessa attraverso la passione e il lavoro di chi ha deciso di sposare un’agricoltura sostenibile, senza compromessi e senza chimica, nel rispetto della natura e della salute dell’uomo.

Vignaioli è diventato anche un‘enoteca, ce ne puoi parlare?
Credo che tutte le risposte precedenti dicano che il lavoro e l’impegno dedicato in questi anni al mondo del vino naturale non poteva che sfociare in un’enoteca, uno spazio – anzi, mi piace definirlo un salotto – dove è possibile trovare le etichette da me selezionate e distribuite per gli appassionati di questo modo di bere il vino. La chiamerei una “naturale conseguenza“, che potete trovare in zona Prati, Via del Casale Strozzi 19.

Quando non sei al lavoro, quali sono i tuoi locali preferiti di Roma?
Sicuramente quelli dove posso condividere con gli amici questa bella passione.

Vignaioli Naturali a Roma.
Vignaioli Naturali a Roma.