Sagra dei cavatelli

O Tufillo, Tufillo, Tufi‘. Ooooooo Tufillo, Tufillo, Tufi‘. Perché non ti ho conosciuto prima? Quante notti di San Lorenzo sprecate in inutili falò sulla spiaggia, con la birra calda, la pizza fredda e canzoni di merda suonate alla chitarra, con altri che limonano al posto tuo dopo che hai preparato il terreno come uno sherpa delle Nazioni Unite? Invece la soluzione eri tu: un paesino di montagna, dove le stelle si vedono meglio, e un’abbuffata di pasta fatta in casa condita con vetricina o slasiccia e pomodoro. Altro che vodka e lacrime di coccodrillo. Qui l’unico rimpianto potrà essere di non aver preso il quinto pianto o di non aver chiesto alle stelle cadenti un vagone di Citrosodina. A cosa serve l’amore quando hai un sughetto che spacca? A niente.