Abbarbicati come siamo a una parte specifica della nostra tradizione musicale – leggi: la canzone italiana – spesso ci dimentichiamo dei grandi flirt del passato tra musica nostrana e black music. Magari sono poche le vette di successo raggiunte, ma basta aggirarsi tra gli scaffali dei vinili per trovarne testimonianze. Se per trovare un epigono a Craig David ci siamo dovuti accontentare del primo Tiziano Ferro e se per avere ritornelli melodici in brani rap abbiamo dovuto sfruttare Al Castellana fino allo sfinimento, oggi la black music all’italiana può contare su un nuovo talento. Di Ainé se ne sono accorti Ghemon e Cammariere, ma se ne stanno accorgendo anche Oltreoceano. Sulla scia di Anderson .Paak e dintorni, Ainé deve ancora esplorare tutte le sue capacità, ma è già su un’ottima strada. Non fatevi trovare impreparati, stavolta.

Livio Ghilardi