Krautorock dal Giappione? No, non è una storia visionaria firmata da Julian Cope. Si può, eccome se si può. I Minami Deutsch sono la scheggia più impazzita di casa Guruguru Brain, etichetta nata sull’asse Tokyo/Amsterdam – dal nome eloquente, con radici nella Germania avantgarde dei 70 – che monitora l’underground asiatico (con un occhio anche a Pakistan e Indonesia) più orientato alla psichedelia, lo stesso dei relativamente più celebri e bucolici Kikagaku Moyo. Un anno e mezzo fa, i capelloni nipponici ribaltavano il Liverpool International Festival of Psychedelia con uno dei set più indomiti e sorprendenti della due giorni. Sì, perché oltre alla furia ipnotica del motorik e un’estetica freak, i Minami Deutsch hanno uno spirito profondamente punk, un modo paradossalmente personale di coniugare la ripetizione più ossessiva con la furia del “no future”, mettendo in connessione estremità diverse dei 70. Tornano in Italia e passano finalmente da Roma per presentare il secondo album, in uscita in questi giorni sempre per la fida Guru Guru Brain: il titolo è With Dim Light, e la sensazione è che possa essere ancora di più dell’esordio un portale impazzito attraverso ere musicali diverse, dal suono Canterburiano dei 60 a certo rock cosmico sognante e trascendentale. Difficile prendere esattamente coscienza se si tratti di un viaggio nel passato o di una corsa folle verso il futuro. Nel dubbio, siateci.
Written by Chiara Colli