Non mi scorderò mai la prima volta che ho ascoltato i Red Axes. Ero a Milano, reduce da diversi giorni di bagordi e anche di tanta pioggia. La domenica mattina, rinfrancato finalmente dalla luce fioca del sole a cui quasi non credevo più, un mio amico decise di svegliarmi con “Sun My Sweet Sun”, allora nuovo singolo del duo elettronico israeliano. Mai scelta fu più azzeccata, mai pezzo mi sembrò così adatto ad accogliere i raggi solari tanto attesi. Ora, che siate in disperato bisogno di luce o che invece preferiate le tenebre di un club a tarda notte, i Red Axes rappresentano sempre una colonna sonora calzante. D’altronde, come potrebbe essere diversamente con Dori Sadovnik e Niv Arzi, capaci di alternare inni al sole a cover di Bauhaus e Nick Cave, in onore delle radici post-punk?
Written by Livio Ghilardi