Alleanza, aggregazione, coalizione. Questo è quello che succede a Macao da un pò di anni ed è grazie a questi elementi che, ancora una volta, è stato possibile creare “qualcosa” che in alternativa sarebbe difficile vedere e sentire in altri luoghi di questa città. Ricordate quando Simon Reynolds, nel suo libro “Blissed Out. The Raptures Of Rock” diceva che il rumore è seduzione? Ecco, tra i massimi esponenti di questo ossimoro ci sono i Wolf Eyes, che portano con loro quello che è stato l’inizio del “nuovo noise USA”, ciò che ha segnato in maniera indelebile e rumorosa, l’inizio del millennio. Così come sono partiti, più nei basement che nelle istituzioni artistiche, i Wolf Eyes saranno a Macao, cuore dell’underground milanese, accompagnati da artisti come Stefano Giust – musicista, compositore e factotum dell’etichetta Setola di Maiale -, Trou Aux Rats, side project dell’artista francese Vomir e Vacuum Templi, artista marchigiano attivo nel giro hardcore (Spirale è il nome della sua band) con il suo progetto ambient, a base di tape machine e synth scassati. Per non farci mancare le atmosfere scure ed angoscianti si aggiungono alla lista i Friendship (“powerviolence da Tokyo”), usciti l’anno scorso su Southern Lord. La lista degli artisti non è completa, dunque l’invito è quello di venire e lasciarsi cullare da questa messa apocalittica organizzata dai collettivi Tavolo Suono, Vasopressin e Occult Punk Gang, a cui si dovrebbero rivolgere i ringraziamenti se Milano, e in particolare Macao, è diventata il centro nevralgico dell’underground per tanti artisti.
Written by Valentina Vagnoni