Una porta che nessuno attraverserà, un’altra che prima o poi tutti varcheranno. Una sedia trovata al sole, una riparata all’ombra. Un letto fatto di foglie, un casa che è solo un tetto di tronchi di legno. Quando Ettore Sottsass decise di esplorare i territori deserti dei Pirenei, indagava in realtà una visione del mondo del design e dell’architettura troppo legati a logiche commerciali e non ai veri bisogni dell’uomo.
Ecco allora le fotografie – non fotografie – che descrivono il viaggio, diventano percorso e metafora dello stare al mondo, esercizi accolti ognuno a modo suo. Proprio come fanno i sette fotografi a cui è stato chiesto di reinterpretare il progetto del designer. Le immagini, più numerose rispetto a quelle in mostra, sono parte di un progetto seriale esposto a rotazione nel corso delle settimane, lette cercando un filo comune narrativo che abbraccia lo spazio in modo univoco. “Per l’ultima volta” è, per fortuna, solo un titolo, di mostre da Campo speriamo ce ne siano sempre altre.
Written by Emiliano Zandri