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Fri 01.03 2019

Massimo Volume

Where

Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin 30, 00196 Roma

When

Friday 01 March 2019
H 21:00

How much

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Courtesy of Spotify™

Parlavamo di Bologna, «Una città ancora viva e accogliente e piena di concerti», e a un certo punto finimmo a parlare anche di piscine. «Perché a Bologna ci sono anche un sacco di belle piscine», gli dissi. Mimì aveva appena presentato il suo ultimo libro, “L’amante imperfetto”, e mentre divorava una sigaretta raccontava che sì, anche lui amava nuotare. Gli faceva bene al corpo e alla testa, ma non ci andava più da un po’.

I Massimo Volume non hanno mai nuotato in acque sicure. Il loro corpo sembra scivolare sempre esperto e leggero – adesso, volendo, ancora di più, visto che su disco sono rimasti col nucleo a tre – dentro qualcosa che conoscono perfettamente; eppure lo senti che nella loro musica c’è quella forza che gli si oppone, quello stesso suono e quella narrazione sempre uguale e sempre diversa, quell’acqua che è contemporaneamente un luogo che culla e che sfida.

Quando a inizio febbraio è uscito “Il nuotatore” (42Records), sesto album di Emidio Clementi, Vittoria Burattini ed Egle Sommacal, è stato impossibile non fantasticare sul fatto che il titolo fosse già lì, in quella conversazione tra nuotatori. È facile pensare che un gruppo come i Massimo Volume abbia già detto tutto ciò che poteva, al massimo dei livelli, eppure è difficile non ritrovare nelle storie, nei personaggi, nelle vibrazioni nervose ed essenziali di questi nove brani una tensione così ancora viva, penetrante, fulminea, visionaria eppure feroce nel suo realismo. Il titolo e la traccia principale sono in realtà ispirati al racconto omonimo di John Cheever, e tutto il disco (copertina inclusa) è un tripudio di allusioni, citazioni e intuizioni sonore che viaggiano negli abissi dell’inconscio. Vederli ancora live con un disco così sarà un privilegio. E poi chissà se Mimì è tornato a nuotare alla Sterlino.

Written by Chiara Colli