Che cosa è il presente e cosa vuole dire il presente in fotografia? Apparentemente la questione è semplice: la fotografia ha il compito di catturare il presente e di materializzare il processo attraverso il quale questo diventa passato. Poi compri uno smartphone con fotocamera, scarichi qualche applicazione, vieni inglobato dai social network (specializzati in fotografia e non) e i piani iniziano a sovrapporsi andando in cortocircuito, perché ormai sembra che la gente quando fa il presente lo pensa già come passato, come “miglior passato possibile” da fare vedere agli altri. E quando Facebook ti ripropone i tuoi ricordi, qual’è il confine tra passato e presente? E chi li vive veramente, la persona o un algoritmo? Una interpretazione di presente in relazione allo scatto la proverà a dare FOTOGRAFIA, festival giunto alla quattordicesima edizione , con un corpo centrale al Macro, più una serie di altre mostre satellite disseminate tra Accademie straniere e gallerie. Menzione per i tre ospiti principali di questa edizione: Paul Graham, autore di una serie di intitolata The Present, in cui vengono immortalate persone agli incroci o lungo i marciapiedi statunitensi; Rachel de Joode, artista che utilizza materiali di ogni sorta per creare delle composizioni plastiche, spesso rassomiglianti a brandelli di carne scultorei; Kai Wiedenhöfer, interessato a tematiche socio-politiche, famoso per aver passato anni a cercare e fotografare i più brutali muri divisori sulla Terra.
Written by Nicola Gerundino