Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1976), una delle più brillanti fotografe della sua generazione, prosegue la sua indagine metafotografica con la mostra How to Look at a Camera. Il suo approccio unico e assolutamente riconoscibile parte dall’utilizzo del mezzo fotografico con intenti riflessivi sulla natura delle immagini stesse, e pescando dalla tradizione iconografica del passato, in particolare scatti eseguiti tra l’Ottocento e il primo Novecento, mette in luce quanto la costruzione dell’immagine sia veicolo delle convenzioni sociali e delle ambiguità del luogo e del momento che le ha prodotte.
Per questa mostra l’artista pesca dalla sua enorme raccolta/collezione fotografica una serie di immagini che ritraggono persone cieche o fotografate di spalle. Queste immagini enigmatiche si sviluppano in particolare attraverso un corpus principale di una decina di ritratti in studio di Tapada Limeña, la donna velata del Perù del XIX secolo.
L’artista partendo da queste immagini che poi rilavora e ristampa concretizza proprio quella matrice concettuale del suo lavoro mai privo però di quella necessaria dimensione molto umana che negli intenti della personale si prefigge di manifestare “diverse modalità di offerta o negazione dello sguardo, la ritualità della posa nello studio fotografico e la consapevolezza di essere fotografati e il guardare da un occhio solo”. In mostra anche Johan Österholm con Neon lights.
Written by Chiara Ranghino