Una cosa di Milano che può risultare strana per chi non è solito vivere la città è il modo in cui si parla di moda. Non tanto nelle aziende o negli uffici di PR, ma proprio nei bar o passeggiando per strada. Se ne parla come nei bar e nelle strade di altre città si chiacchiera di calcio o di politica. È un argomento pigliatutto, perfetto asset per small-talk ascensoristici, ma capace anche di rovinare amicizie che parevano solidissime fino all’arrivo di Hedi Slimane da Céline.
Dal 14 al 17 giugno riparte il circo, con Milano Moda Uomo Spring Summer 2020. E anche se gli anni 80 sono finiti e i fasti sibaritici di quel decennio lussureggiante e dissennato fatto di supermodel di cui nemmeno serviva citare il cognome, cocaina all-you-can-sniff e megashow di Moschino in Stazione Centrale, come nell’imprescindibile “Sotto il vestito niente” di Vanzina, vivono solo nella memoria di chi c’era, non c’è da piangere sul latte versato.
Ci sono i nuovi designer da inserire nella propria squadra di fanta-moda prima che diventino mainstream, ci sono sfilate a cui cercare di accedere mandando mail millantatorie a press-office inespugnabili, ci sono le feste open-bar e c’è via Tortona che pullula di modelli (spesso se il global warming aiuta anche a torso nudo). E poi può capitare che attardandosi a chiacchierare con amici dopo uno show di Prada, quando quasi tutti se ne sono andati, a un certo punto arrivi la Miuccia e sbocci un prosecco facendo il brindisi con i rimasti. Perché diciamocelo, la figa piace a tanti ma la moda piace a tutti.
Presentazioni e sfilate:
Milano Moda Graduate: 14 giugno
Milano Moda Uomo: 14 giugno – 17 giugno
Written by Jacopo Bedussi