“Friday night and the lights are low, looking out for a place to go. Where they play the right music, getting in the swing, you come to look for a king”. Una notte a La Boum potrebbe iniziare come “Dancing Queen” degli ABBA, e il posto da cercare è l’Arizona 2000. Una storica balera, ritrovo di coppie danzanti che hanno scoperto il ballo e l’amore ai tempi del boom economico, si trasforma nel regno di lustrini, rossetto, divertimento e varietà.
Il party milanese, da ormai diversi anni, è un arcobaleno pop scintillante che fa ballare su hit da classifica, intervallate da performance drag: spettacoli che sono santificazioni en travesti di temi e icone queer, ogni settimana differenti. La Boum è irriverente, libera, spensierata come una risata a voce alta. Che siano dozzine di drink o le note di “T’appartengo” a infuocare il dancefloor, la ballroom accoglie tutti come fossero a casa propria, nella cameretta in cui indossare le perle e i tacchi della mamma sentendosi regine.
Written by Laura Cap