Free jazz dalle tinte caldissime che potrebbe raccontare mille storie (e lo fa). Al fianco del batterista Louis Moholo-Moholo, classe 1940, si schierano il pianista Alexander Hawkins, il contrabbassista John Edwards e il sassofonista anglo-caraibico Jason Yarde. La band nel 2014 ha pubblicato l’album “4 Blokes”. Con questo appuntamento settembrino parte già in quarta la programmazione del centro d’arte di Padova e lo fa celebrando una figura importante della musica contemporanea e del secondo ‘900. Nato a Capetown, Louis Moholo, fu costretto a confrontarsi da subito con l’apartheid e nel 1964 con i suoi “Blue Notes” dopo un’esibizione al festival di Antibes si trasferì a Londra, dando via ad una carriera ricca di collaborazioni: negli anni ’70 è nei Brotherhood of Breath, nel ’78 pubblica da leader il capolavoro Spirits Rejoice, collabora con Keith Tippett, Evan Parker, Harry Miller, Dudu Pukwana, Cecil Taylor, Peter Brotzmann, Wadada Leo Smith. Una discografia molto ampia perennemente alla ricerca di una libertà espressiva che richiede preparazione, devozione, rispetto.
Written by Fulvio J. Solinas