Che Milano sia la città delle week è cosa ormai nota. Il programma 2020 è già online e non dà tregua: fashion, calcio, design, tutto viene fagocitato in questo contenitore globale. Eravamo scettici sulla prima edizione che riguardava invece quel meraviglioso mondo del vino: come raggruppare più eventi senza perdere il filo del discorso? Come creare una linea coerente e appetibile di incontri? Milano Wine Week ci ha convinti a pieno titolo e anche quest’anno ci vedrà correre da un banco di degustazione a un altro, con il bicchiere in mano. Sempre pieno.

Ci si dà appuntamento a Palazzo Bovara, headquarter della manifestazione, che ospita giorno dopo giorno rassegne dal taglio non solo tecnico e professionale, ma anche più pop e accessibile. Da qui, sempre con il bicchiere pronto, ci si sposta per tutta la città che idealmente viene divisa in sei Wine District: da Brera/Garibaldi a Porta Venezia, passando per Isola, ogni quartiere diventa idealmente una micro città del vino dedicata a diversi consorzi e territori vitivinicoli (Prosecco, Franciacorta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Oltrepò Pavese, Asti). Se vi sembra un sogno, siete sulla buona strada.

Novità di quest’anno i Wine Tour: su prenotazione si va in gita alcolica a meno di due ore da Milano. Preparate il fegato, le gambe e una buona scusa per il no show il giorno dopo in ufficio: la MWW torna con più di 300 appuntamenti, tra cui alcune delle più grandi kermesse sul vino come Bottiglie Aperte, Festival Franciacorta e Trentodoc. Un evento che sta crescendo: speriamo che nelle prossime edizioni si apra il ventaglio anche ad altri consorzi del resto d’Italia.