Il maestro Franco Battiato lo si conosce in lungo e in largo per la sua wave colta dal taglio pop, ma nella sua sterminata discografia c’è un intero mondo di sperimentazione sonora, che ha fatto capolino anche nel minimalismo (per piano) con un album del 1978 uscito per Ricordi: “L’Egitto prima delle sabbie”. Proprio da qui, dal primo brano di questo disco, asciugato e dilatato fino a diventare un sottofondo ambient da miraggio, è partito il duo Invernomuto (aka Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi) per una nuova avventura nelle culture panafricane, spostando l’obiettivo dalla Giamaica al Mediterraneo.
Il loro progetto per la Galleria Nazionale è un rincorrersi di suoni, luci e visioni desertiche, in dialogo con un’opera molto importante della collazione permanente del Museo: il “Fiume con foce tripla” di Pino Pascali. Una nuova mossa azzeccata dalla neo rieletta direttrice Cristiana Collu, figura di cui tanto Roma quanto la Galleria avevano decisamente bisogno.
Written by Nicola Gerundino